STORIA & STANDARD - CANE DI SAN BERNARDO


L' Autentica Storia del Cane di San Bernardo è soggetta a molte teorie e discussioni. Molto probabilmente discende dal grande mastino asiatico, cani che erano stati portati in Svizzera dagli eserciti romani. Successivamente, secolo dopo, gli antenati del San Bernardo furono impiegati principalmente nella guardia di proprietà e nei lavori agricoli.

In quel periodo, questi straordinari cani venivano chiamati Talhund o Bauernhund.

La razza si sviluppò in maniera definitiva quando Arcidiacono Bernard de Menthon fondò il famoso monastero nelle Alpi svizzere, che sarebbe servito come rifugio per i viaggiatori che affrontavano l'insidioso passo che collega la Svizzera al Italia passando appunto attraverso le Alpi occidentali.


Alla fine del 1500 il monastero a causa di un terribile incendio andò distrutto, e andò persa gran parte della sua documentazione storica.

Tuttavia, secondo gli esperti, i predecessori del San Bernardo sono stati portati nel monastero a metà del 1600, per essere utilizzati come cani per la guardia e per il lavoro in generale. I primi documenti scritti, che attestano la storicità di questa razza risalgono al 1707.

Si pensa che i monaci solitari hanno reclutato questi grandi cani per la guardia al monastero e per avere compagnia durante gli inverni rigidi.


La popolarità di questo cane,oltre per il suo aspetto fisico maestoso, divenne nota grazie al suo lavoro di soccorso che prestava nel Colle del Gran San Bernardo, riuscendo a salvare, grazie al suo olfatto e alla sua straordinaria capacità di muoversi in mezzo alla neve, viaggiatori feriti e bloccati.

 Le autorità raccontano che questi meravigliosi cani, negli anni hanno salvato più di duemila vite umane e per oltre tre secoli furono impiegati dal monastero per il salvataggio, la guardia e il lavoro.

Si dice pure che il cane di San Bernardo ha una straordinaria capacità naturale di prevedere ed evitare le valanghe.


Fino alla metà del 1800 questi enormi cani venivano chiamati con il nome Hospice.

In quegli anni, causa diversi fattori, come le cattive condizioni metereologiche, la consanguineità stretta fra gli esemplari e le malattie, contribuirono alla diminuzione della specie.

Di conseguenza i monaci, per salvaguardare la razza, reagirono introducendo degli esemplari di Terranova, che in quei periodi come stazza erano più grandi del San Bernardo, inoltre furono scelti anche perché possedevano l'istinto del soccorso, e da li iniziarono gli accoppiamenti tra queste due razze canine

TERRANOVA

L'introduzione di sangue Terranova è responsabile della creazione della varietà a pelo lungo di San Bernardo (foto sotto).


Altre presunte razze, che furono chiamate a contribuire allo sviluppo dell'odierno San Bernardo, sono l'Alano tedesco antico (foto sotto).


I Cani di San Bernardo in quegli anni, questi erano considerati sacri. Riguardo il nome definitivo della razza come appunto Cane di San Bernardo fu accolto dagli allevatori a partire dal 1865 e successivamente fu ufficializzato nel 1880.

Esemplare dei primi del '900

La razza divenne popolare prima in Germania e poi nel resto d'Europa. Infine arrivò negli Stati Uniti, dove fu fondata l'associazione San Bernardo Club of America nel 1888.

Oggigiorno il San Bernardo si dimostra molto attaccato al proprio padrone (con il quale resta cucciolo per tutta la vita) e a coloro che considera amici, particolarmente ai bambini con i quali ha un ottimo rapporto, inoltre è un cane molto socievole, con una forte personalità.

È un cane noto per il suo carattere mite: può passare ore sdraiato accanto al padrone senza far notare la sua presenza. Determinato, pronto alla difesa (senza per questo essere mai aggressivo con l'uomo), è dotato di una struttura estremamente poderosa (i maschi possono superare anche i 100 kg), ed è perciò in grado di essere un valido cane da guardia ed avvisatore con fulminea percezione del pericolo e ottima reattività nervosa. Ancora oggi, se addestrato, può svolgere al meglio i suoi antichi compiti di cane da soccorso in montagna. La sua resistenza al freddo ed alla fatica in altitudine sono proverbiali.


STANDARD

Esistono due varietà del Cane di San Bernardo:

- Varietà a pelo corto

- Varietà a pelo lungo

Entrambe le varietà hanno una considerevole grandezza ed un aspetto generale di straordinaria imponenza; il corpo è armonico, forte e muscoloso, con testa importante ed espressione molto attenta.

Proporzioni importanti :

- Proporzione ideale fra l'altezza al garrese e la lunghezza totale del tronco 9:10.
- Lunghezza totale della testa leggermente superiore ad 1/3 dell'altezza al garrese
- Proporzione fra l'altezza del muso (misurato alla sua radice) e la sua lunghezza: quasi 2:1.
- Il muso è leggermente più lungo di 1/3 della lunghezza totale della testa

Comportamento e Carattere:
Amichevole; temperamento da tranquillo a vivace, carattere vigile.

Testa
Poderosa, imponente e di aspetto regale.

Parte superiore
Cranio:
Forte, largo, visto di profilo e di fronte leggermente convesso; l'attaccatura dell'orecchio forma una linea diritta con la parte superiore della testa, il cranio lateralmente s'inserisce con morbida rotondità nelle sviluppatissime arcate zigomatiche. La fronte scende perpendicolarmente sul muso. Cresta occipitale solo moderatamente marcata.. Arcata orbitale fortemente sviluppata. Il solco mediano che parte alla radice della fronte è molto marcato ed attraversando centralmente la parte superiore della testa si perde a poco a poco nell'occipite. La pelle della fronte forma leggerissime rughe che convergono verso il solco frontale. Quando il cane è in attenzione si evidenziano leggermente di più, restando però sempre poco evidenti.

Stop:
marcatamente pronunciato.

Regione cranio-facciale
Tartufo:
Nero, largo ed angoloso con narici ben aperte Muso: uniformemente largo. Canna nasale rettilinea con leggera scanalatura.

Labbra:
Bordi pigmentati di nero, il labbro superiore molto ben sviluppato, teso e moderatamente sporgente, forma un ampio arco risalendo verso il tartufo: Commessura labiale visibile.

Mascelle/Dentatura:
Mascella superiore e mandibola inferiore potenti, larghe e d'uguale lunghezza, dentatura ben sviluppata, regolare e completa con chiusura a forbice, forbice rovesciata o a tenaglia. Normalmente ammesso un leggero prognatismo mandibolare inferiore senza significativa perdita di contatto fra gli incisivi. L'assenza del PM1 (premolare 1) e del M3 è tollerata.

Occhi:
Di grandezza media, marrone scuro fino al nocciola, moderatamente infossati e con espressione amichevole. E' desiderabile un disegno della rima palpebrale naturale con piccola piega angolare e congiuntiva moderatamente visibile nella palpebra inferiore e con piccola piega angolare nella palpebra superiore. Orli palpebrali completamente pigmentati..

Orecchie:
Di grandezza media, con attaccatura alta e larga; muscoli del padiglione auricolare molto sviluppati. Lobi auricolari portati pendenti, di forma triangolare con punta arrotondata; bordo auricolare posteriore leggermente scostato dal cranio, bordo auricolare anteriore aderente alla guancia.

Collo:
Forte e abbastanza lungo; gola e giogaia moderatamente sviluppate.

Corpo
Nell'insieme:
Apparenza generale imponente, armonica, di aspetto statuario e con buona muscolatura.

Garrese:
ben evidenziato

Dorso:
largo, forte, robusto, il profilo dorso-lombare scorre diritto ed orizzontale fino al lombo.

Groppa:
lunga, poco inclinata (15°/25°), s'inserisce armonicamente nell'attaccatura della coda.

Torace:
gabbia toracica moderatamente discesa, con archi costali ben cerchiati tuttavia mai a forma di botte e che non devono oltrepassare il gomito.

Profilo inferiore e ventre:
moderatamente retratto all'indietro

Coda:
attaccatura larga e potente. Coda lunga e pesante, l'ultima vertebra caudale deve arrivare come minimo fino al garretto. In fase di riposo tenuta pendente oppure leggermente rialzata nel suo terzo inferiore; in stato di eccitazione portata più alta.

Arti:

Anteriori:
Nell'insieme: visti dal davanti devono essere dritti e paralleli, in stazione leggermente larghi

Spalla:
obliqua, muscolosa e ben aderente

Braccio:
più lungo della scapola; angolo scapolo-omerale non troppo ottuso.

Gomito:
aderente

Avambraccio:
diritto, con ossatura forte e muscolatura asciutta

Metacarpo:
visto dal davanti verticale nel prolungarsi dell'avambraccio; visto di lato leggermente obliquo.

Piedi anteriori:
larghi, compatti, con dita potenti e fortemente arcuate..

Posteriori:
Nell'insieme: muscolosi e moderatamente angolati; visti da dietro gli arti posteriori sono paralleli e non devono stringere

Coscia:
di grande potenza, muscolosa e larga

Articolazione del ginocchio:
ben angolata, né girata verso l'esterno né verso l'interno.

Gamba:
obliqua, piuttosto lunga

Garretti:
forti, moderatamente angolati

Metatarsi:
visti da dietro dritti e paralleli

Piedi posteriori:
larghi, compatti con dita forti e molto incurvate speroni tollerati soltanto se non ostacolano il movimento.

Sia i piedi anteriori che i posteriori vengono portati in linea retta.

Manto

Varietà a pelo corto
 Manto di copertura folto, liscio, aderente e sostenuto al tatto. Abbondante sottopelo. Cosce leggermente pantalonate, coda con pelo molto folto.

Varietà a pelo lungo
Di media lunghezza, manto di copertura dritto con ricco sottopelo. Sulla regione cranio-facciale e sulle orecchie il pelo è corto; sul bacino e sulla groppa spesso leggermente ondulato; arti anteriori frangiati; cosce fortemente pantalonate, coda con pelo lungo a forma di pennacchio.

Colori del mantello:
Colore di base bianco con pezzature rosso-bruno più o meno grandi (cani a macchie o pezzati), fino al colore rosso-bruno esteso su tutta la schiena ed anche sui fianchi (cani a sella completa) e fino al mantello di colore rosso-bruno frastagliato (o marmorizzato) con venature bianche sulla sella. Queste distribuzioni del colore sul manto hanno tutte uguale valore. Il rosso-bruno con tigrature è ammesso, il bruno-giallastro è tollerato. L'abbrunitura più scura della testa è desiderata. Leggere tracce di nero sul corpo tollerate.
Marcature bianche obbligatorie: petto, piedi, punta della coda, canna nasale, banda frontale e banda nucale.
Marcature desiderate: collare bianco e maschera scura simmetrica.

Altezza al garrese:
Minimo assoluto:
Maschi 70 cm. Massimo: 90 cm.
Femmine 65 cm. Massimo: 80 cm.

I soggetti che oltrepassano il massimo sono sempre valutati positivamente purchè mostrino un insieme armonico ed un corretto apparato locomotore.


Difetti
Ogni deviazione dai punti sopra indicati è da considerarsi doifetto. la valutazione viene fatta in base al grado di gravità del difetto e tenendo conto fino a che punto è compromettente.
· Scarsa impronta del sesso
· Insieme generale non armonico
· Arti troppo corti in rapporto all'altezza al garrese (cane basso sugli arti)
· Rughe eccessive sulla testa e sul collo
· Muso troppo lungo o troppo corto (rispetto alle misure obbligatorie)
· Labbra eccessivamente ricadenti oltre la mandibola
· Mancanza di denti (esclusi PM1 e M3), denti piccoli (particolarmente gli incisivi)
· Prognatismo visibile
· Occhi chiari
· Rima palpebrale con espressione difettosa
· Rima palpebrale con espressione difettosa
· Lordosi, cifosi
· Groppa sopraelevata o troppo avvallata
· Coda portata arrotolata sulla schiena
· Mancanza delle marcature richieste
· Arti anteriori storti o troppo girati in fuori (mancini)
· Arti posteriori troppo dritti, a botte o vaccini
· Apparato locomotore difettoso
· Pelo crespo
· Mancanza o insufficienza di pigmentazione al tartufo, intorno al naso, sulle labbra e sulle palpebre
· Colori di base scorretti, p.es. macchie o moschettature rosso/marrone nel bianco.

Difetti che escludono dal giudizio
· Debolezza caratteriale (eccessiva timidezza), aggressività
· Enognatismo, prognatismo deformante
· Occhi blu o gazzuoli
· Ektropion, entropion
· Mantello completamente bianco o completamente rosso/marrone (mancanza colore di base)
· Mantello di colori diversi
· Non raggiungimento del minimo di taglia

I cani che mostrano anormalità fisiche o disturbi psichici e del comportamento devono essere squalificati.
N.B I maschi devono presentare due testicoli normali, ben sviluppati e discesi nello scroto.
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1 commento:

  1. Salve alla vostra redazione di morso rosso molto interessante, volevo dirvi ho avuto pit bull, pastori del Caucaso, ora ho dei San bernardo, hanno oltre al carattere meraviglioso unintuito favoloso, sanno quando c'è un pericolo, le persone con cattive intenzioni, e posso assicurarvi che quando si incavolato sono leoni, hanno una forza incredibile mi hanno rotto il recinto a tavole a morsi e spinte, abito in un terreno dove dal lato di sopra ci sono cinghiali con loro non entra nessuno, sono formidabili, difetti se non si ha lo spazio fuori o se li dovete lasciare soli durante la giornata oppure pensate che costa poco mantenerli a motivo della loro salute delicata rinunciate a questa razza, vogliono dedicato tanto tempo e al contrario dei film sono molto aggressivi con gli estranei, bisogna farli socializzare bene se no diventano pericolosi quando li portate a passeggio questa è la mia opinione grazie un saluto da Vincenzo

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